Insegnare l'italiano, secondo me...
Piacere, sono Leonardo Marrone.
Vivo a Fukuoka dal 2002.
Sono venuto qui in Giappone inizialmente per completare i miei studi universitari (Studi orientali, Arte e Letteratura del Giappone) come studente di ricerca per un anno presso l'università Kyushu Daigaku. Parallellamente ho cominciato a collaborare con il Centro Italiano di Fukuoka all'interno del quale ho potuto sviluppare i miei costanti interessi per certi aspetti della cultura italiana: prima tra tutti l'Arte.
Per me insegnare l'italiano oggi non e' soltanto trattare la grammatica o gli aspetti piu' tecnici della mia lingua. Durante le lezioni credo sia molto importante riuscire a trasmettere anche certi valori culturali dell'Italia.
Ed e' cosi che un tema grammaticale per me puo' diventare lo spunto per un approfondimento invece piu' squisitamente culturale, sociale, storico eccetera sull'Italia.
E' certo vero che oggi, attraverso i media e soprattutto internet, e' molto facile accedere a ogni tipo di notizia.
Si possono organizzare dei veri e propri viaggi virtuali rimanendo tranquilli in casa davanti a un monitor. Ed e' per questo che piuttosto che riciclare i (sempre) grandi e importanti temi che hanno reso e rendono tuttora popolare l'Italia e l'italianita' all'estero e anche in Giappone, preferisco avventurami insieme agli studenti alla ricerca di alcuni "tesori nascosti" del mio paese.
Dell'Italia trattiamo talvolta, con un occhio di riguardo e insaporendo cosi la didattica,
della vita di tutti i giorni, delle rotte poco battute dal turismo di massa, di Giotto piuttosto che di Botticelli, dei murales di Orgosolo invece che della Sistina, dell'Ibla di Ragusa piuttosto che di Venezia.
A chi invece mi chiede, spesso, come e' nata in me questa passione per il Giappone rispondo piu' o meno cosi: I bambini della mia generazione, quelli nati intorno al 1973, sono cresciuti con i cartoni animati giapponesi ( i vari Mazinga, Jeeg, Monkey eccetera ma anche Candy Candy, Miyazaki, Lupin eccetera). Ogni giorno della mia infanzia, soprattutto nei freddi e piovosi pomeriggi romani d'inverno, e' stato accompagnato da queste "esotiche" visioni alla tv. E' attraverso le serie degli anime giapponesi che sono riuscito a farmi un'idea, credo molto piu' concreta di quella che aveva la generazione dei miei genitori, sul Giappone e sul suo quotidiano (guardando ad esempio Uruseyatsura, Maison Ikkoku o tanti altri) della storia e della Cultura di questo paese (Sasuke, Jeeg Robot eccetera) e di molti altre caratteristiche della societa' giapponese e dei giapponesi stessi. Ed e' attraverso questa arte popolare, immagini nel tubo catodico di un esotico e affascinate mondo fluttuante, insieme anche all'Ukiyoe, che e' iniziato in me un interesse, costante, per questo paese.
Riguardo ai miei interessi: primo tra tutti la musica che ascolto e colleziono con amore e passione ormai da molti anni... tanta e di vario genere, (compresi alcuni progetti giapponesi) e a cui dedico anima e corpo! E naturalmente l'Arte, in senso globale, nelle sue infinite espressioni, tra Oriente e Occidente. Credo fermamente nel rapporto secolare e di scambio tra i due poli geografici e culturali. Tra gli artisti italiani, tra antico e moderno, mi piace soprattutto Piero della Francesca, Antonello da Messina, Borromini e il Futurismo. Del Giappone, la ceramica, i pittori della seconda meta' dell'Ottocento, Tsukioka Yoshitoshi e alcuni designer contemporanei. Ma di questo paese mi piace soprattutto l'epoca Meiji con le sue atmosfere esotiche e ibridate, e di quell'epoca perduta qualche volta trovo il tempo di andare a caccia delle ultime tracce (architettoniche) sopravvissute, nella mia citta', Fukuoka.